Pokemon Go è sicuramente il gioco del momento. Milioni di ragazzi e non solo hanno scaricato in questi giorni il nuovo gioco della Niantic per andare alla ricerca di piccoli mostriciattoli virtuali.

Pokemon Go che si basa sulla già famosissima saga dei Pokemon, è un videogioco di tipo free-to-play in cui ogni giocatore deve muoversi realmente per il luogo in cui abita per collezionare quanti più personaggi possibile.

All’inizio del gioco viene consegnato un Pokémon iniziale tra BulbasaurCharmander e Squirtle. Il protagonista può incontrare e catturare Pokémon selvatici o affrontarli all’interno di palestre che compaiono all’improvviso o sono dislocate lungo le vie e le strade della città. A Pescara ad esempio la zona attorno a Piazza Salotto è tappezzata di pokestop (punti di raccolta dove vengono distribuiti strumenti quali Poké Ball e altro utili per progredire ed avanzare di livello nel gioco).

La diffusione del gioco è letteralmente epidemica. Basti pensare che proprio recentemente ha superato i 100 milioni di scaricamenti con gran gioia degli ideatori e delle compagnie distributrici che guadagnano milioni di dollari al giorno. Secondo alcune analisi Pokémon Go, presente sul mercato da appena il 7 Luglio, ha superato come numero di utenti attivi connessi in contemporanea i videogiochi Candy Crush Saga e Draw Something e come tempo di uso le applicazioni relative ai social network come FacebookTwitterInstagram e altri.

Nel Bel Paese, l’uscita ufficiale di Pokemon Go è stata il 15 Luglio e anche da noi la diffusione è stata impressionante. Tant’è vero che si stanno verificando delle situazioni al limite del paradossale a seguito dell’utilizzo di questa applicazione.

Nei giorni scorsi il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, e l’Asaps, l’associazione amici della polizia stradale, avevano presentato un esposto in procura chiedendo il “divieto totale di diffusione dell’App Pokémon GO sul territorio italiano”. Secondo i due enti si sarebbe verificato un preoccupante aumento degli incidenti stradali in Italia, causati da utenti distratti proprio da Pokemon Go.

Ma Pokemon Go è davvero così nocivo per la nostra salute e specialmente per quella dei nostri figli essendone i maggiori utilizzatori?

E’ vero che lo smartphone è ormai un’appendice di tutti e specialmente dei teen-ager che passano ore immobili incollati a giochini elettronici che hanno dato origine a disturbi finora inesistenti ma personalmente ritengo che se facessimo un’analisi dei danni/benefici per la nostra salute derivanti dall’utilizzo del gioco, vincerebbero sicuramente i benefici.

La mia conclusione è dettata da una serie di motivi che ora andrò ad esporvi:

  • Il giocatore non è costretto a rimanere con gli occhi fissi sullo schermo per ore e ore ma soltanto quando deve compiere determinate azioni;
  • C’è molta libertà di gioco. L’utente è in controllo delle proprie azioni e dei propri tempi di reazione. Non siamo schiavizzati dal dover forzatamente compiere azioni alla velocità della luce come accade per numerosissimi altri videogames;
  • Con Pokemon Go assistiamo ad un fenomeno del tutto nuovo nel mondo dei videogames. Il giocatore deve realmente camminare per progredire nel gioco. Se pensate che la sedentarietà è annoverata tra una delle principali piaghe della società moderna… Evviva Pokemon Go.