Nella mia ormai ventennale carriera di chiropratico, mi sono state rivolte le più disparate domande e chiesti innumerevoli consigli per i più svariati problemi di salute.
Tra i quesiti più ricorrenti c’è sicuramente la seguente domanda:
Ma camminare fa bene al mal di schiena?
La risposta è tutt’altro che semplice e se avrete la pazienza di leggere il resto dell’articolo, capirete perché.
Innanzitutto dobbiamo analizzare la domanda e concordare su cosa intendiamo per “bene”.
Se per bene intendiamo: la semplice diminuzione del dolore alla schiena, vi darò una risposta che potrebbe essere opposta se per “bene” intendessimo il miglioramento della funzionalità della colonna.
Se prendiamo il dolore come unico parametro di misurazione ecco che, come molti di voi sapranno, camminare non aiuta specialmente se affetti da un dolore acuto, al contrario il riposo a letto viene spesso prescritto dal medico curante per cercare di diminuire la sintomatologia. Questo approccio offre solo un palliativo, un rimedio momentaneo che come le più recenti ricerche dimostrano è inutile nel risolvere il problema. Per la carità è efficacissimo nel diminuire il dolore ma… alla lunga non paga.
Discorso totalmente diverso se per “bene” intendessimo qualcosa di più simile alla seconda affermazione. In questo caso piccole passeggiate e movimenti blandi anche nella fase acuta sono la strada da seguire. Come testimoniano gli studi oggi in nostro possesso.
Se poi vogliamo fare un ulteriore passo in avanti e considerare se camminare sia utile o meno per la nostra salute, beh… la risposta è ovvia!
La maggior parte dei clienti di un qualunque chiropratico sa che prendersi cura del proprio corpo, fare esercizio fisico, curare l’alimentazione sono delle componenti fondamentali per migliorare e mantenersi in salute.
Farsi controllare e al bisogno aggiustare regolarmente è fondamentale per mantenere la colonna vertebrale flessibile e il sistema nervoso efficiente, ma come dico sempre a tutti i miei clienti: Se gli asini che tirano il carretto sono due, si fa molta più strada!
Con questa “simpatica” affermazione voglio far capire loro che il mio compito è quello di rimuovere eventuali sublussazioni dalla loro colonna e consigliarli su uno stile di vita salutare, il loro è quello di rispettare gli appuntamenti ed adottare almeno in parte i consigli dati.
Ora vedremo insieme alcuni benefici che una semplice passeggiata quotidiana di 1/2 ora può dare.
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Migliore mobilità e flessibilità
Uno dei più grandi problemi che la gente tende ad avere con la schiena è che la muscolatura si irrigidisce
e spesso da origine a dolori e fastidi. Se sentite delle contratture o doloretti ai muscoli della vostra colonna, camminare è un modo semplice e estremamente efficace per migliorare la circolazione e la mobilità della schiena. Così facendo aumenterete flessibilità e mobilità della vostra colonna e spesso anche piccoli fastidi potranno scomparire. Se inizierete a camminare regolarmente vedrete come le cose cambieranno in pochissimo tempo.
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Sollievo dal mal di schiena
Camminare non solo è un ottimo esercizio cardio-vascolare e porta degli indubbi benefici al cuore, le ricerche hanno evidenziato che anche la schiena ne trae giovamento. Le passeggiate sono uno dei consigli forniti dall’A.C.A., Associazione Chiropratica Americana, per cercare di aiutare il mal di schiena. Si tratta di un esercizio a basso impatto che non solo aiuta a bruciare più calorie ma favorisce anche il rilascio di endorfine, ormoni secreti naturalmente dal nostro corpo che hanno un effetto rilassante e aiutano nella gestione del dolore. Come risultato: meno fastidio e dolore nell’arco della giornata.
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Miglior circolazione sanguigna
Camminando si migliora la circolazione sanguigna in tutto il corp. Il sangue circola con più facilità non solo verso gli organi interni (intestino, cuore, fegato,reni…) ma arriva meglio anche alla colonna vertebrale ed alla sua muscolatura. Questo favorisce l’eliminazione di tutte quelle eventuali tossine che si sono insediate nei muscoli e nelle altre strutture molli della colonna. Inoltre, se si mantiene questa sana abitudine, si ottiene anche una diminuzione della pressione sanguigna e del battito cardiaco che ci permetterà, volendo, di cimentarci in esercizi e pratiche sportive più impegnative.
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Aiuta a tenere il peso sotto controllo
Essere sovrappeso od obeso ha innumerevoli effetti nocivi per la salute. Può essere causa o per lo meno contribuire all’insorgere del mal di schiena. Non solo, esiste una folta letteratura scientifica che lega i chili di troppo a disturbi cardiaci e diabete solo per citare due pericolosissime patologie. Camminare almeno 30 minuti al giorno aiuta a tenere il peso sotto controllo e ad allontanare sia problemi di schiena che molti altri e più seri problemi di salute. Se odiate fare esercizio e siete tendenzialmente pigri, camminare è un’ottima alternativa con innumerevoli benefici.
In più se siete miei clienti o programmate di diventarlo, camminando risparmierete tempo e denaro sul vostro piano di cura!
Buongiorno,
Ho 44 anni, altezza circa 1,70x65kg e pratico basket e tennis a livello amatoriale, seppur con carattere ‘agonistico’ e svolgo ogni anno la visita medico-sportiva ai fini dei tesseramenti agonistici. Il mio problema con la schiena inizia più o meno dieci anni fa, quando da un atterraggio scomposto da un salto a canestro, ho avvertito una fitta alla zona lombosacrale, laddove fino a quel momento, pur avendo fatto sport agonistico fin da bambino, non avevo mai avuto problemi o dolori alla schiena.
Dalle successive ed immediate visite-indagini rmn risultava “…..Rettilineizzazione della fisiologica lordosi lombare. Fenomeni di degenerazione discale sono evidenti a livello L5-S1, ove il disco è assottigliato e mostra minimo accenno protusivo ad ampio raggio. Minimi accenni protusivi discali sono anche al passaggio dorso-lombare. Aumentata appare per l’età, la rappresentazione del midollo osseo giallo rispetto a quello rosso ematopoietico nel contesto dei metameri vertebrali e nel sacro.Non si osservano nel tratto esplorato significative alterazioni di segnale nella colonna midollare.”
Da una rmn di 5 anni dopo (2012) non si palesarono ulteriori sviluppi, se non che le protrusioni erano diventate ‘modeste’. Dopo qualche mese di scarico totale dopo il primo infortunio di 10 anni fa, mi dedicai solo al nuoto per circa una stagione. Il dolore si andò alleviando, (ma il fastidio/tensione alla zona lombosacrale non è più svanito completamente da allora in avanti), ed ho ripreso il basket ed iniziato a giocare a tennis.
Salvo molti problemi articolari al polso-gomito-spalla destra legati al tennis praticato senza una guida tecnica da autodidatta, la schiena tutto sommato, pur facile ad affaticarsi ed affetta costantemente da tensione residuale, non ha manifestato fenomeni acuti ,salvo un’infiammazione del nervo sciatico risalente a circa 4 anni fa, che mi causò forti dolori per 4-5 giorni.
Tra alti e bassi dovuti ai suddetti problemi articolari al braccio destro, al manifestarsi di una condropatia alle ginocchia, ad alcune distorsioni alle caviglie, ho alternato periodi di attività sportiva e di stop/recupero, ma sostanzialmente ho continuato a fare attività sportiva ad intensità piuttosto impegnativa fino ad oggi.
Pochi giorni fa, avendo ripreso da qualche giorno basket e tennis dopo una ventina di giorni di stop per una distorsione alla caviglia ed una faringite, dopo una giornata in cui mi sentivo piuttosto affaticato avendo dormito poco nei giorni precedenti e piuttosto stressato/ansioso per vicissitudini lavorative, mentre giocavo a basket, nell’esecuzione di uno scatto, ho sentito un improvviso dolore puntiforme nella zona destra del rachide lombosacrale, come un nervo che si accavalla o qualcosa del genere, e da quell’istante un forte e lancinante dolore nel cercare di correre, saltare o facendo forza sulla gamba destra per tirare a canestro. Ho provato a continuare a restare in campo sperando che sciogliendo l’arto il dolore si alleviasse o svanisse, ma è solo peggiorato gradualmente al punto di non riuscire a camminare.
La mattina dopo ero letteralmente bloccato a letto e qualsiasi movimento mi procurava un dolore lancinante in quel punto, che si riverberava anche in un punto sul lato destro del ginocchio, il dolore era tale che ho dovuto essere aiutato a scendere dal letto ed a vestirmi per andare al pronto soccorso. Il medico del P.S. ha escluso lesioni dalla radiografia, ritenendo si trattasse di ernia al disco, rimandandomi al mio medico curante per la prescrizione di una rmn e di eventuali ulteriori consulti specialistici.
Al momento la fase acuta di alta intensità è passata e cammino senza difficoltà, ma rimane un dolore nell’atto del piegarmi ed un fastidio che si estende nell’area fianco/anca-inguine destro, oltre al punto nel lato destro del ginocchio dx.
Rispetto al quadro da me delineato, quale degli esercizi che proponi è più adatto a far riassorbire l’infiammazione ed a prevenire da eventuali ricadute? Ritieni dannoso ricominciare con una, magari blanda, attività sportiva, come ad esempio una corsetta?
Grazie molte, spero tu possa darmi un consiglio
Cordiali saluti
Salve Alfredo,
Qualunque persona lavori in ambito sanitario, deve attenersi alla regola “primum non nocere”, pertanto al momento eviterei assolutamente la corsa e tenendo conto del ripetersi di questi suoi problemi ritengo più saggio, prima di avventurarsi in esercizi vari, che si sottoponga ad una visita specialistica. Perché non si fa una visita da un chiropratico che eserciti nella sua zona?
Sperando di esserle stato di qualche aiuto, le auguro buona giornata.
Buongiorno,
ho 55 anni e una scoliosi, da quando sono in Grecia ho cominciato a camminare molto; ho un fastidioso dolore all’altezza del rene sinistro, non persistente, compare solo quando mi alzo da seduto o da sdraiato, oppure determinato da alcuni movimenti del busto. Secondo lei, siamo di fronte a un problema muscolo scheletrico o renale?
Mi piace il suo blog, sia per i contenuti che per lo stile sobrio e fattuale.
Umberto buongiorno,
in assenza di altri sintomi sistemici (febbre, cambiamenti nella minzione o delle urine), sarei più propenso a dirle che si tratti di un problema muscolo-scheletrico. Le consiglio di farsi vedere da uno specialista quanto prima perché la sintomatologia che descrive se di natura muscolo-scheletrica, potrebbe comunque essere riferibile ad un interessamento dei dischi intervertebrali con eventuali complicanze future.
Buongiorno , ho 48 anni e da almeno 15 mi hanno riscontrato lo scivolamento in avanti di una vertebra se non sbaglio l5 e secondo il parere di più neurochirurghi x risolvere il problema dovrei essere operato. X un certo periodo ho camminato un ora al giorno x 5 giorni la settimana. Poi il neurochirurgo mi ha detto che x la mia patologia era meglio smettere. Volevo sapere da lei se posso o no riprendere a camminare. Grazie
Roberto buonasera,
Le sue parole mi portano a pensare che lei abbia un’anterolistesi di L5-S1, ma questo dovrebbe essere appurato perlomeno con una radiografia che io non ho.
Se questo fosse il caso si dovrebbe valutare innanzitutto il grado di scivolamento per definirne la stabilità.
Come vede la situazione è abbastanza complessa e non posso darle una risposta certa. Solo dopo averla esaminata potrò dirle di più.
Buongiorno ho 59 anni donna. A ottobre 2016 ho cominciato a camminare tre volte a settimana. Verso natale ho cominciato ad avvertire male alla gamba sinistra. Ho proseguito fino a fine gennaio dopodiché ho dovuto smettere perché il male era troppo. Ho cominciato con iniezioni antidolorifici. Tekar. Piscina. Posturale e agopuntura. Scusi nel frattempo ho fatto RM che ha evidenziato ernia l5s1. Ieri chi mi ha praticato l’agopuntura ha detto stop perché non ho nessun giovamento.mi dia qualche consiglio sono disperata e non vorrei operarmi.Grazie mille per la risposta.
Buongiorno Donatella
Camminare generalmente, specialmente se visto in un’ottica di salute generale e come evidenziato nell’articolo, è un’ottima cosa.
Purtroppo vi sono alcuni disturbi come nel suo caso, dove camminare può inizialmente sembrare un’aggravante specialmente nella fase acuta.
Visti i numerosi tentativi terapeutici da lei fatti e in virtù del fatto che l’ernia fiscale ha molteplici presentazioni che possono differire enormemente da caso a caso, avrei necessità di ulteriori dati prima di poterle dare un parere professionale. La prego pertanto di contattarmi privatamente via telefono o mail.
Buona giornata.
Salve, volevo sapere se camminare fa bene anche nel caso di discopatie. Io cammino in media 2-3 km al giorno a volte in passato anche 6-12 km nei fine settimana, ma 6 mesi fa a seguito di una caduta mi hanno scoperto una serie di protusioni alla colonna, tr. cervicale, dorsale e lombare non dipendenti dall’evento bensi pregresse probabilmente legate alla postura e ho diminuito per timore di provocare danni. Invece il mio medico e gli ortopedici sia gen. che spinale mi hanno detto che potevo continuare, anzi dovevo camminare per mantenere il tono considerato che sono alto quasi 1.90. Ho fatto molte tekar e 6 sedute di posturale. Dolori forti non ne ho ma qualche paresresia si, Lei cosa ne pensa? Ho anche fatto una visita dal neurochirurgo ma e’ stato sbrigativo malgrado il materiale da visionare fosse molto tra Rx e Rmn. La ringrazio per eventuali consigli sono un poco proccupato.
Buongiorno
Concordo pienamente con il suo medico e gli ortopedici: camminare, sempre che non provochi dolore, è un’ottima cosa.
Per quanto riguarda la sua problematica avrei necessità di ulteriori dati prima di poterle dare il mio parere. La prego pertanto di contattarmi privatamente via telefono o mail.
Buona giornata.